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Edizione 2007 / Programma |
Comunicato del 17 luglioFestival Musica sulle Bocche Jazz ed altro sulle Bocche di Bonifacio A Santa Teresa Gallura dal 2 al 6 agosto la settima edizione dedicata a John Coltrane rispetto agli anni precedenti. Si svolgerà infatti non più a fine agosto, ma all’inizio del mese, precisamente da giovedì 2 alla mattina del lunedì successivo, il 6 agosto. musicista Enzo Favata, consolidatosi ormai tra le manifestazioni più attese nel panorama estivo della Sardegna, che ha saputo realizzare nel corso degli anni un felice connubio tra musica di qualità e paesaggio, tra spettacolo e cultura dello sviluppo sostenibile. le incantevoli baie circondate dai graniti scolpiti dal vento, la spiaggia di Rena Bianca premiata ogni anno con la Bandiera Blu europea, le strade e le piazze della cittadina gallurese, le chiese, il porto e gli stessi traghetti che collegano con la vicina Corsica sono inondati di musica dall’alba fino a notte fonda. “L’idea – sostiene Enzo Favata – è quella della musica che va incontro alla gente. Ciò significa anche riportare il jazz alle sue autentiche origini popolari”. che ogni anno vengono ospitati nel festival, in genere sempre ben equilibrato tra i grandi nomi del jazz internazionale e i nuovi talenti. Il genio di Coltrane scomparsa. Per ricordarlo nel migliore dei modi, a tutti gli artisti presenti al festival è stata commissionata l’interpretazione di alcuni suoi brani e a lui sarà dedicata l’ installazione fotografica che ormai da anni caratterizza e accompagna il festival, costituita da immagini di grandi dimensioni proiettate sugli edifici e sulla torre costiera. L’agenzia Phocus e il fotografo Luca D’Agostino sono i curatori di questa mostra intitolata "Coltrane’s Friends". La raccolta contiene una selezione di immagini che ritraggono il sassofonista con parecchi dei musicisti che hanno suonato con lui nella sua breve ma intensa vita musicale. Vi sono fotografie storiche insieme ai musicisti che l’accompagnarono nelle sessioni di registrazione e nelle tournée in Europa, e immagini più recenti con i musicisti che furono suoi partner negli anni ’50-’60: da Benny Golson con il quale Coltrane mosse i primi passi, a Dizzy Gillespie che lo fece entrare nella sua orchestra nel 1949, e con il quale lasciò per la prima volta, nel 1951, la sua musica impressa su un disco; da Miles Davis, con il quale Coltrane collaborò per tanti anni, fino ad arrivare a McCoy Tyner e Elvin Jones che formarono, assieme a Jimmy Garrison, il suo quartetto storico, tutto questo passando attraverso una serie di musicisti che, con Coltrane, hanno contribuito a scrivere la storia del jazz. Anche per questa esposizione, come per la precedente "Il jazz dagli anni ’60 ad oggi", Phocusagency si avvale, oltre che del proprio archivio, della preziosa collaborazione dei fotografi danesi Jan Persson e Gorm Valentin, che videro dal vivo i concerti di Coltrane e dei suoi amici, nelle tournée che fecero negli anni ’65 e ’66 a Copenaghen e in Francia.
Coltrane”, ovvero la possibilità, aperta a tutti, di pubblicare sul sito internet della manifestazione, www.musicasullebocche.it, un racconto o un breve messaggio su ciò che Coltrane ha rappresentato nella vita, nel rapporto con la musica per ognuno di noi. Sul sito è già presente il primo racconto, inviato dallo scrittore siciliano Roberto Alajmo, al quale è anche affidato il tradizionale appuntamento con i “Racconti sulle Bocche”, narrazioni che nascono durante le giornate del festival e che lo stesso autore legge ogni sera sul palco centrale alle 22.00. Cambia il periodo, ma non il format all’alba sulla spiaggia di Rena Bianca, le incursioni bandistiche per le strade e nei litorali, i concerti al chiostro del porto e quelli sulla piazza centrale. Accanto al jazz vero e proprio c’è sempre spazio per la musica popolare e quella di estrazione colta. Inaugurazione giovedì 2 agosto torinesi Bandakadabra, che guiderà il corteo dal quartiere di Santa Lucia per l’ inaugurazione della mostra fotografica Coltrane’s Friends. Con l’allegria del colorato ensemble ci si dirigerà verso la chiesa parrocchiale dove, alle 20.00, la scena sarà per il solo di chitarra di Maurizio Brunod. guidato dal clarinettista sardo Paolo Carta Mantiglia, con Gianluca Corona alla chitarra, Nicola Cossu al contrabbasso e Francesco Sotgiu alla batteria. Alajmo precedono il concerto che chiude la prima giornata affidato a Claudio Fasoli, sassofono tenore e soprano, in quartetto con Mario Zara al piano, Marco Zanoli alla batteria e il grande virtuoso del contrabbasso, il russo Yuri Goloubev. Bianca. Gianluca Corona alla chitarra, Sebastiano Dessanay al contrabbasso e Alessandro Garau alla batteria. Alle 19.30 ancora musica per le strade con la Bandakadabra. Alla stessa ora, in via Angioy, ci sarà un momento dedicato ai più piccoli, con “Tutti quanti voglion fare jazz (la musica jazz raccontata ai bambini)”, a cura di Enedina Sanna. Alle 20.00 nella chiesa parrocchiale una performance molto delicata con l’arpa di Marcella Carboni. Yuri Goloubev al contrabbasso e Asaf Sirkis alla batteria. progetto speciale “Out of Coltrane”: con Enzo Favata al sassofono e sampler, ci saranno Riccardo Pittau, tromba, Massimo Carboni, sax tenore, Alfonso Santimone, piano e tastiere, Danilo Gallo, contrabbasso, Tony Cattano, trombone, il batterista svizzero Brian Quinn e il batterista friulano U. T. Gandhi. Sabato 4 agosto spiaggia, dove ritornerà anche nella tarda mattinata. Il pomeriggio musicale sarà ancora una volta sui traghetti Saremar, con il trio di Garau, Dessanay, Corona, mentre alle 19.30 le strade saranno il teatro della eccezionale sfida fra la Bandakadabra e i Tumbarinos di Gavoi, ospiti ormai fissi della manifestazione. L’incontro tra gli ottoni piemontesi e i tamburi barbaricini, pacifica ricostruzione del regno sardo-piemontese, animerà le strade e le spiagge del centro gallurese spostandosi con imprevedibili incursioni. Stesso orario per “Tutti quanti voglion fare jazz”, sempre in via Angioy, mentre il concerto nella chiesa parrocchiale, intorno alle 20.00, è dedicato al canto tradizionale polifonico del cuncordu e della settimana santa con due cori di Cuglieri, paese del Montiferru. esibirà in quartetto con Matt Renzi al sax, Aldo Mella al contrabbasso e U.T. Gandhi alla batteria. La performance farà rivivere le ballad di John Coltrane, all’interno di un repertorio di composizioni originali. Orchestra Napoletana di Jazz che annovera 16 tra i migliori strumentisti campani coordinati da Mario Raja.
solo che inizierà alle 5.30. Alle 10.30 ancora musica sulla spiaggia con la Bandakadabra, e alle 17.00 il trio di Corona, Dessanay e Garau porterà di nuovo la musica sui traghetti per la Corsica. Dopo gli appuntamenti quotidiani delle 19.30, con la Bandakadabra e “Tutti quanti voglion fare jazz”, intorno alle 20.00 appuntamento con le launeddas di Luca Loria nella chiesa di Santa Lucia. inedito formato dal violinista rumeno Alexander Balanescu, il percussionista sloveno Zlatko Kaucic, ed Enzo Favata al sax tenore, clarinetto basso ed elettronica. Alle 22.15 sulla piazza centrale, sempre dopo i racconti dello scrittore Roberto Alajmo, il gruppo guidato da Nicola Morelli, pianista salentino trapiantato a Parigi, che si muove tra jazz e pizzica pugliese, accompagnato da Mathias Duplessy alla chitarra, Stéphane Kerecki contrabbasso, Bruno Ziarelli batteria, Tonino Cavallo alla chitarra battente e strumenti popolari.
Lunedì 6 agosto ore 5.30 concerto di chiusura concerto solo di Ralph Towner, uno dei maggiori chitarristi e compositori contemporanei, leader della mitica formazione degli Oregon. Il festival è organizzato dall’associazione Jana Project con il sostegno del Comune di Santa Teresa Gallura, della Regione Sardegna, della Fondazione Banco di Sardegna. L’immagine del festival è dell’artista Alessandra Cossu.
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