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Edizione 2007  / ...e altro

CORI A CUNCORDU DI CUGLIERI

SU CUNCORDU DI CUGLIERI
Domenico Murgia
Filippo Casule
Gianni Agus
Gianni Desogos
Roberto Murgia
Tonio Idda

SOS CANTORES
Angelo Agos
Antonello Cubadda
Daniele Giallara
Franco Nurchis
Peppe Motzo

Sale sull’altare delle chiese su  Cuncordu di Cuglieri più volentieri che sui palchi, e nei teatri, e va per antichi santuari, senza microfoni; ha accettato di riprodurre in questo solo modo, in questi contesti, i canti che solo la comunità e i muri delle case dell’alto paesone di montagna sentivano in silenzio da secoli alla vigilia di Pasqua. Riproduce la liturgia della Settimana Santa che Cuglieri conserva con pochissimi paesi dell’isola. Canta lo Stabat Mater e il Miserere disponendosi a semicerchio, come nel paese alle processioni di quei giorni intensi, di dolore e di festa: “su bassu“ al centro, alla sua sinistra “su contraltu“, alla destra “su tenore“ che conduce la melodia, e poco più in la “su tenore falzu“, che si aggiunge a intermittenza, alla ricerca della quinta voce, che è il prodotto armonico delle quattro, l’incanto, quando l’intesa è al culmine. Si canta camminando a Cuglieri nelle salite ripide verso la Basilica alta sul colle, con lunghe pause per rifiatare, ed è come se si concentrasse in questo gioco di pause e di melodie lo spirito della Sardegna, l’anima della comunità il vuoto e il pieno dell’isola, di bellezza e sofferenza, il dramma, l’estasi. La gioia, anche.